I 7 fondamenti della prevenzione per invecchiare in salute

I 7 fondamenti della prevenzione per invecchiare in salute

La scienza sta dimostrando che, mentre l’invecchiamento cronologico è inevitabile, quello biologico è malleabile: in parte, è possibile contrastarlo

L’invecchiamento è influenzato da fattori biologici che dipendono da aspetti genetici, processi metabolici, processi cellulari e alterazioni del microbiota, profondamente interconnessi fra loro e con lo stato di salute generale. È complesso intervenire sugli aspetti genetici, ma si può agire sui fattori che conducono a deregolazione e alterazione degli equilibri corporei e sui processi che promuovono l’invecchiamento.

Ne abbiamo parlato con il Prof. Ennio Tasciotti Scienziato, esperto di biotecnologie mediche per la longevità umana. Direttore del Laboratorio di Human Longevity Program dell’IRCCS San Raffaele di Roma, che ha risposto ad alcune domande.

Qual è la differenza tra invecchiamento cronologico e decadimento fisico?

Esiste una profonda differenza tra l’età anagrafica e il decadimento fisico: mentre l’invecchiamento cronologico è inevitabile, quello biologico può essere rallentato. Fattori come l’alimentazione, l’esercizio fisico e una vita sociale attiva sono fondamentali per migliorare la capacità del nostro organismo di affrontare l’avanzare degli anni. 

La prevenzione è fondamentale per migliorare la qualità della vita in età avanzata, poiché affronta precocemente le cause alla base del decadimento fisico, mentre le cure offrono solo soluzioni temporanee e spesso trattano esclusivamente i sintomi e non le loro cause scatenanti. In accordo con questo principio, Named Group sostiene il progetto Wellongevity, che promuove un percorso di invecchiamento in salute basato su uno stile di vita sano: alimentazione bilanciata, attività fisica e mentale adeguata, sonno regolare e riduzione dello stress.

La nutraceutica può avere un ruolo in ambito preventivo? 

L’integrazione nutraceutica sta acquisendo crescente rilevanza nella prevenzione, in quanto si affianca a un’alimentazione varia e a un corretto stile di vita e cerca di compensare le carenze nutrizionali derivanti da stress, cattive abitudini alimentari e stili di vita frenetici. I nutraceutici, come vitamine, minerali, antiossidanti, probiotici e altri composti bioattivi, aiutano a sostenere l’organismo durante il processo di invecchiamento, dal decadimento cognitivo e proteggendolo dallo stress ossidativo, migliorando la qualità della vita. 

Molti studi scientifici hanno confermato il loro potenziale nella gestione dei fattori di rischio cardiometabolici, come la prevenzione dei fattori di rischio delle dislipidemie per ridurre eventi cardiovascolari maggiori; nel mantenimento dell’equilibrio del microbiota intestinale, fondamentale per la fisiologica funzionalità dell’organismo; e nel supporto alla salute durante le diverse fasi della vita riproduttiva femminile, come il menarca e la menopausa. 

Inoltre, i nutraceutici sono studiati per il loro ruolo nel contrasto alla fragilità dell’anziano, agendo in anticipo rispetto all’insorgenza di problematiche comunemente legate all’età avanzata. Questi interventi contribuiscono a promuovere un invecchiamento sano e attivo, prevenendo i fattori di rischio di malattie croniche e migliorando la qualità della vita a lungo termine.

L’attenzione per un invecchiamento sano oltre ad avere l’obiettivo di migliorare la qualità di vita a livello individuale ha anche una prospettiva sociale?

L’Italia, con oltre il 30% della popolazione sopra i 65 anni, si colloca tra i paesi più longevi al mondo. Attualmente, ci sono circa 7 milioni di over 75 in Italia, e più di 3 milioni di loro affrontano difficoltà motorie, comorbilità o riduzione dell’autonomia. Inoltre, 1 milione di questi anziani vive senza aiuti familiari diretti, 100.000 si trovano in condizioni di povertà e 400.000 sono a rischio elevato di istituzionalizzazione. 

Alla luce di queste considerazioni è facile intuire che l’impatto dell’invecchiamento sulla sostenibilità del Sistema Sanitario sarà molto significativo. L’aumento del numero di anziani comporta un incremento significativo dei costi assistenziali perché la spesa per le cure a lungo termine e per la gestione delle malattie croniche cresce proporzionalmente con l’aumentare della popolazione anziana. Il sistema sanitario che è già sotto pressione a causa della crescente domanda di servizi non riuscirà a garantire assistenza sanitaria a tutti senza un significativo incremento delle risorse finanziarie e umane.

Ci descrive il processo dell’invecchiamento?

L’invecchiamento coinvolge tutti i distretti corporei a ogni livello, da quello molecolare, al cellulare, tissutale, di organo, di sistema corpo e anche di metasistema, vale a dire di interazione del corpo con gli altri organismi che vivono insieme a noi, come il microbioma. L’invecchiamento è un processo complesso influenzato da fattori biologici interconnessi, tra cui genetica, metabolismo, processi cellulari e alterazioni del microbiota.

Sebbene sia arduo intervenire direttamente sulla genetica, possiamo agire sui fattori esterni che causano la deregolazione e alterazione degli equilibri corporei e sui processi interni che accelerano l’invecchiamento. Considerare l’essere umano come un sistema integrato di più parti che si influenzano a vicenda, non solo offre una visione più completa della salute, ma ci guida verso la ricerca di rimedi e lo sviluppo di terapie più efficaci. Solo esplorando e comprendendo questa complessità possiamo sperare di trovare soluzioni innovative per migliorare la qualità della vita e affrontare l’invecchiamento con maggiore efficacia.

Cosa si intende per inflammaging?

Nella complessità di interazioni che esistono all’interno del nostro corpo, l’efficienza metabolica e la produzione di energia insieme a uno stato di controllo dell’infiammazione sono gli aspetti sui quali è importante porre attenzione ai fini di un invecchiamento in salute. Una causa significativa di invecchiamento in cattiva salute è l’infiammazione cronica di basso grado, o inflammaging

Questa condizione rappresenta un fattore chiave nello sviluppo delle malattie legate all’età, poiché contribuisce a un deterioramento generale dei tessuti e a una compromissione delle funzioni corporee. Gestire questo stato infiammatorio generalizzato è quindi cruciale per promuovere un invecchiamento sano e prevenire malattie croniche.

Qual è la chiave per un invecchiamento in salute?

La chiave per un invecchiamento migliore e attivo è la “prevenzione”, che deve essere applicata in ogni fase della vita attraverso controlli regolari, stili di vita sani e, ove necessario, supporto nutraceutico. Con gli esperti del board scientifico di Wellongevity abbiamo identificato sette fondamenti per invecchiare in salute:

Mantenere in equilibrio il microbiota intestinale: Un microbiota sano supporta il sistema immunitario, la funzionalità cognitiva, e l’assorbimento dei principi nutritivi. 

Evitare e ridurre precocemente i fattori di rischio di malattie cardiovascolari: La gestione dei fattori di rischio è essenziale per mantenere la salute del cuore e dei vasi sanguigni.

Gestire al meglio il dolore cronicoAffrontare il dolore cronico con approcci appropriati può migliorare significativamente la qualità della vita e il benessere generale.

Ridurre il grasso viscerale e combattere l’obesitàControllare il grasso addominale e mantenere un peso sano sono cruciali fattori fondamentali per prevenire le malattie metaboliche e migliorare la salute.

Gestire attentamente le fasi della vita riproduttiva e la menopausaSupportare il corpo durante questi cambiamenti ormonali è fondamentale per la salute a lungo termine.

Rompere il binomio invecchiamento-disabilitàPromuovere l’attività fisica e mantenere l’autonomia aiuta a prevenire la disabilità associata all’invecchiamento.

Promuovere una nutrizione che riduca la fragilitàUna dieta equilibrata e mirata può rinforzare il corpo e ridurre il rischio di fragilità e malattie associate all’età.

In conclusione, come si deve affrontare la sfida della longevità in salute? 

La sfida della longevità in salute si gioca principalmente nel campo della prevenzione e nella messa in pratica di stili di vita corretti e virtuosi. Passare dalla teoria all’applicazione richiede uno sforzo significativo per informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza dell’approccio preventivo. La comunità scientifica è pronta ad accogliere questa sfida, grazie a solide conoscenze e alla dimostrazione clinica dei benefici degli interventi preventivi e correttivi. L’uso appropriato e personalizzato della nutraceutica, insieme a strategie proattive ben implementate e controlli regolari, sono fondamentali per ottimizzare la salute e migliorare la qualità della vita. Integrando efficacemente questi elementi, possiamo non solo aspirare a una longevità sana, ma anche contribuire attivamente al nostro stato di salute, adottando una medicina partecipativa che ci coinvolga direttamente nella gestione del nostro benessere.

Guarda l’intervista del Prof. Ennio Tasciotti:

Human Longevity Program: come rallentare e invertire l’invecchiamento?

Leggi l’articolo completo.

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